Progetto NO DROP NO OUT

La classe 3A indirizzo Enogastronomico protagonista del progetto No drop, no out, contro l’abbandono sportivo promosso da Upi Emilia-Romagna, con le Province di Parma, Reggio, Modena e Piacenza, in collaborazione con Uisp, Csi, Comuni e Pinco srl. Una collaborazione ampia, che vede gli studenti dell'Istituto alberghiero salsese e gli studenti del Liceo Sportivo Bertolucci di Parma, partner del progetto, nata dalla volontà di dare risposte al mondo giovanile, ora più che proprio ora, più che mai, necessita di attenzione e che scorre tra due eccellenze scolastiche e la Federazione Medico Sportiva Italiana, rappresentata dal professor Gianfranco Beltrami, Vice presidente della Federazione, professore a contratto presso l’Università di Parma e docente di Medicina dello Sport all’Università telematica San Raffaele di Roma. Un incontro che ha offerto l'occasione agli studenti di confrontarsi sui temi che stanno sviluppando durante il loro percorso di studi e che dovranno poi rielaborare in due eventi in programma ad aprile, nei Comuni di Neviano degli Arduini e Polesine-Zibello, ai coetanei delle scuole secondarie di I grado. La 3A Enogastronomia del Magnaghi, nell’ambito della discipilina
<No drop no out si pone l’obiettivo di riavvicinare i giovani alla pratica sportiva, in particolare attraverso gli sport di strada e contrastare la sedentarietà, sensibilizzando a corretti stili di vita e ad una sana alimentazione dei ragazzi tra i 14 e i 20 anni> ha spiegato il professor Guido Bianchi per l'Istituto alberghiero Magnaghi.
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<No drop no out rientra nell’ambito di “Azione ProvincEgiovani”, il bando promosso dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri- ha spiegato la preside del Magnaghi Solari, Luciana Rabaiotti- un progetto in cui crediamo e che sposa perfettamente la prassi ormai consolidata della cucina del benessere che da anni promuoviamo e diffondiamo come comportamento virtuoso tra i nostri giovani. Cibo e benessere sono il futuro della nostra società e tale messaggio non può che partire dalle scuole: i nostri ragazzi diventano promoter di sane abitudini di vita attraverso le competenze professionali acquisite>.